martedì 17 agosto 2010

ER TANTO E’ POCO, ER POCO E’ TANTO




Pe’ tanti er tanto è poco,
pe’ pochi er poco è tanto
er segreto de sto gioco
co' la rima te lo canto.

Chi più ci ha meno j’abbasta,
s’arrovella tutto pe’ ‘n traguardo,
ma quanno arriva alla conquista,
porge ancor più in là lo sguardo

Nun può mai esse’ contento,
già je serve quarcos’altro,
ma riflettece ‘n momento
cerca d’esse’ un po’ più scaltro.

Fa ‘na corsa verso er nulla,
Dio quattrino è ‘na chimera,
la medaglia poi è fasulla,
n’antra gemma è assai più vera.

Cambia preda alla tua caccia,
cerca amore ricambiato,
altrimenti è ‘na vitaccia,
…resti sempre sconsolato.

Lassa perde Dio denaro,
nun ce crede ch’è profiquo,
un abbraccio è assai più caro,
…er valore è più cospicuo.

Mejo mette in cassaforte,
er sorriso de ‘n figliolo,
allor si che ci hai gran sorte,
e col cuore fai un gran volo !!!

( Bruno Panuccio 18/08/2010 )



CHI SONO I FASCISTI????????

UN GIORNO DA CASSINTEGRATI SULL'ASINARA




Viaggio tra gli operai Vinyls che non si arrendono.
Nonostante il governo pubblicata da Sandra Amurri
il giorno mercoledì 18 agosto 2010 alle ore 6.33
di Sandra Amurri (inviata all'Asinara
)




Gli occhi azzurri.Lo stesso colore del mare che bagna l'Asinara.
Faccia pulita come l'acqua che bagna l'isola.Andrea Spanu è sposato e ha un bambino, Lorenzo. E' giovane e lotta per il suo futuro che è il futuro del Paese.
Antonio Salaris di anni ne ha ancora meno, una famiglia da costruire con la sua compagna. Pietro Marongiu, 56 anni, il più anziano, con i suoi 38 anni di lavoro sulle spalle, è il padre a cui questi figli adottivi guardano con rispetto. Parole dure le sue. Sguardo tenero. Antonella Pinna, Paolo Torru...
Cambiano i nomi, le storie no. Sono tutte uguali, quelle dei cassintegrati dell'Asinara, operai della Enichem diventata Vinyls. Una vicenda che - a prescindere da come finirà la vertenza - lascerà un segno indelebile.
Ci abbracciamo come fanno gli amici quando si incontrano. Non ci siamo mai visti prima, ma l'umanità fa riconoscere. E restare distanti dalla disperazione di questi operai - vittime di giochi di potere,affari e politica - è impossibile.




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Lo scaricabarile della fabbrica

NON È FACILE

raccontare i giri di una palla che il governo, l'Eni
(controllata dal Tesoro) e i privati si rimbalzano da anni.
L'Eni smette di fornire la materia prima, il dicloretano ,
alla Vinyls di Porto Torres a causa di debiti mai saldati.
La produzione si ferma, non si possono pagare i debiti e
l'azienda viene commissariata.
Nel 2009 viene acquistata da Lorenzo Sartor, industriale
del Nord, che dopo 20 giorni porta i libri in Tribunale
perché non riesce a far fronte all'aumento del prezzo
del dicloretano imposto dall'Eni (da 70 a 270 euro).
Inizia la cassa integrazione.
Per riaprire l'azienda occorre una fideiussione da 20
milioni di euro.
Ma nessuno ce li vuole mettere.
Gli operai riescono a trovarli, ma il governo li blocca
perché non vuole che risultino come aiuti di Stato.
Dice però di aver chiesto le autorizzazioni all'Unione Europea.
Che non arrivano.
Gli operai sollecitano un'interrogazione al Parlamento europeo,
la risposta del commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia
svela la menzogna del governo Berlusconi:

"Vi dò tutte le autorizzazioni che volete purché il governo
ne faccia richiesta".


Addio alla chimica e al lavoro

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